Yamandu Costa e Elodie Bouny, uniti dalla chitarra

Non capita sempre di avere la fortuna di poter condividere una passione con la persona che si ama e con cui si vive sotto lo stesso tetto; anzi spesso in questa situazione le passioni sono motivo di grande conflitto perchè ognuno tende a imporre le proprie cose sull’altro e, soprattutto se non si vive in una casa molto grande, a colonizzare tutto lo spazio possibile. C’era il testo di una bella canzone di Nino Buonocore di un po’ di tempo fa che diceva a proposito di una moglie che non capiva perchè il marito rientrasse tardi dopo aver suonato in giro: “la donna che ha sposato è bella, ma non ama il jazz”.

Oggi invece voglio parlare di un lindo casal, di un matrimonio che, per quello che ci è dato di sapere dai mass media, è proprio perfetto: si tratta di una coppia di musicisti, entrambi chitarristi, che hanno unito le loro vite e lo loro passioni. Sono Yamandu Costa, virtuoso della chitarra a sette corde conosciuto ormai non solo nel suo paese, e di Elodie Bouny, chitarrista francese di formazione classica che dallaFrancia si è trasferita in Brasile per amore del marito e per crescere insieme la loro figlia di pochi mesi.

Per la verità sembrano i classici opposti che si attirano: a parte le dimensioni (lui è un gigante lei una donna minuta, ma questo è facile notarlo e non ci interessa tanto parlarne (ognuno ha i suoi gusti), Yamandu è un chitarrista popolare (nel senso più nobile del termine) cioè un chitarrista e compositore che mette nei suoi pezzi, quasi tutti originali, le varie influenze del suo paese come il choro, la bossanova, il samba, ma anche il tango, la milonga, insomma tutta l’america latina viene condensata nella sua chitarra a sette corde. Elodie invece è una chitarrista che ha passato una quindicina di anni in conservatorio e, repertorio a parte, quando suona pensa alla postura, alla temperatura della sala, alla cura delle unghie.

Proprio riguardo alle unghie che sono un problema per i chitarristi (e lo dico da chitarrista) è molto divertente quello che ha detto Elodie durante una intervista: “gli uomini chitarristi non possono lavare i piatti perchè si rovinano le unghie, per questo a casa lo faccio io” 🙂 aggiungendo “sarà per quest che nel mondo esistono poche donne chitarriste”.  Io trovo molto simpatica e ironica questa frase e una degna risposta a Yamandu che in un intervista quando gli chiesero se sapeva parlare il francese risposte: “è una lingua ridicola ma perlomeno da pra comer” volendo tradurre serve per fare sesso. 😀

Ma frecciatina coniugali a parte a noi interessa sapere che questi due grandi musicisti continuano a suonare e comporre musica di grande livello e molto emozionante, alla loro maniera chiaramente, Yamandu è più fisico, la moglie più intimista. Un esempio è in questi due video che metto (l’audio è per tutti un po’ così così ma è roba presa da youtube): nel primo Elodie Bouny suona Anjo (Angelo) un pezzo tutto caratterizzato da dissonanze e da una malinconia struggente.

Questo invece è Yamandu con il suo famoso Samba pro Rafa dedicato a Raphael Rabello un grande virtuoso della chitarra morto in un modo che non meritava che sembrava scritto da uno sceneggiatore di novelas (subì un incidente con frattura della mano destra e contrasse l’AIDS da una trasfusione di sangue).

Infine i due che suonano insieme, è l’unico video che sono riuscito a trovare in rete, è una registrazione caseira di un pezzo di Yamandu, fatta alla buona ma si sente abbastanza bene.

2 thoughts on “Yamandu Costa e Elodie Bouny, uniti dalla chitarra

  1. carissimo … ti seguo da qualche mese e mi complimento ancora per i tuoi pensieri. Ho conosciuto l’artista Yamandu Costa guardando con grande interessa il film documentario Brasilerinho. Non sapevo della condivisione coniugale e lo leggo grazie al tuo post.

    Ho studiato qualche mese fa Carinhoso, un pezzo di Samba Cancao che è famosissimo nella terra che ci piace tanto. Yamandu in quel documentario suona questa melodia di fronte ad un teatro gremito di pubblico. La gente in sala lo accompagna sussurrando le parole del testo e lui, l’artista, suona per l’anima ed il respiro del suo paese.

  2. oi Pado grazie! fa sempre piacere trovare compagni di passione in giro per il web!
    Yamandu è nella lista dei miei concerti da vedere… è venuto in italia qualche settimana fa, ha suonato all’ambasciata brasiliana a Roma ma non sono potuto andare; la prossima volta non me lo lascio sfuggire 😀
    “Carinhoso” è bellissimo fai bene a suonarlo, allarga lo spirito veramente quel pezzo…

    Appena ho un po’ di tempo vado a spulciarmi il tuo blog, grazie della visita
    abraço
    V.

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