Lo stregone Hermeto è dottore alla Juilliard

Cosa hanno in comune il compositore di colonne sonore, più volte insignito dell’ Oscar, John Williams, i jazzisti Miles Davis e Thelonious Monk, il violoncellista classico Yo-Yo Ma e il tastierista dei Dream Theater Jordan Rudess. Viene facile dire che sono tutti musicisti, e tutti di massimo livello nei loro rispettivi ambiti. Ma questi artisti, insieme a tanti altri, che sarebbe anche difficile menzionare dato il numero, sono tutti ex studenti della prestigiosa Juilliard School of Music di New York, uno dei migliori istituti di arte del mondo, che ha sfornato, in oltre 120 anni dalla sua fondazione, tantissimi talenti nel campo della musica, della danza e della recitazione.

Il 19 maggio scorso la “Juilliard“, come viene comunemente chiamata, ha deciso di assegnare al musicista e compositore brasiliano Hermeto Pascoal, il titolo di dottore honoris causa per la sua carriera prestigiosa come multi-strumentista, per i riconoscimenti internazionali e le collaborazioni ad alto livello ottenute nell’arco di una carriera lunghissima (tra cui ricordiamo il Grammy latino e i lavori con Miles Davis), oltre che per la sua produzione vastissima, che conta più di venti album e molte migliaia di composizioni (nemmeno lui ricorda il numero ma si parla di circa 8000 lavori) di qualunque genere, dalla MPB (musica popolare brasiliana), al jazz, alla musica per orchestra. E’ interessante citare un progetto di Hermeto che si chiama “Calendário do som“: per un anno intero, il 1996, lui ha composto una canzone al giorno, come augurio di compleanno per tutte le persone nate nei vari giorni dell’anno (inserendo anche una canzone in più per chi era nato negli anni bisestili). Maluquice pura, pura pazzia. Nel miglior senso del termine.

Di Hermeto Pascoal non ho mai parlato sul blog, e questo riconoscimento mi da il pretesto di farlo adesso con questo post, ma abbiamo parlato incidentalmente di lui molte volte, ad esempio presentando il duo chitarristico Siqueira Lima, che ha in repertorio una composizione di Hermeto che si chiama Bebê, o parlando di Delia Fischer , che ha avuto l’onore di poter collaborare con Pascoal per una traccia di un suo disco, un brano che si chiama Das Plantas.

Ma perchè Hermeto Pascoal é così importante per la musica, in senso generale, non solo quella brasiliana? Pur non essendo tanto conosciuto come meriterebbe (é famoso, ma solo tra i veri cultori e, chiaramente, nei paesi dell’America Latina e negli Stati Uniti), a mio modesto parere Hermeto è un gigante perché è una persona che non si è mai conformata agli schemi e alle convenzioni. Pur essendo multi-strumentista (elencare gli strumenti che suona sarebbe lungo e anche inutile) non ha mai fatto mistero di preferire tra tutti gli strumenti “lo strumento più perfetto che esista”, cioè il corpo. Tant’è che nel 2012 ha lanciato un CD dal titolo “Hermeto brincando de corpo e alma” nel quale tutte le tracce sono registrate esclusivamente a partire da suoni prodotti con il corpo. Altre volte ha usato parti di piante per realizzare flauti improvvisati o ha utilizzato i suoni dell’acqua, come nella sua composizione “Música da Lagoa” era una cosa che faceva da bambino e più volte ha raccontato che suonare in questa maniera molto naturale attirava molti animali intorno a lui, soprattutto uccellini.

Questa passione per la natura dipende sicuramente dal fatto di essere cresciuto tra le campagne dello stato di Alagõas, nel nordeste del Brasile, situazione che lo ha portato ad intraprendere un percorso di apprendimento musicale complemente diverso rispetto a quello che la maggiorparte dei musicisti realizza. Normalmente chi comincia ad entrare nel mondo della musica lo fa iniziando dalla parte formale, dalle note, dal ritmo, dall’armonia ,per poi approdare magari, ma solo in un secondo momento, alla natura intesa come fonte di ispirazione o imitazione. Quanti esempi possono essere fatti in questo senso: basti pensare alla “pastorale” di Beethoven, la sesta sinfonia, totalmente realizzata per riprodurre la situazione di grande serenità che stare nella natura procurava al compositore tedesco.

Hermeto Passoal invece ha fatto il percorso inverso: è partito dai suoni della natura e poi ha scoperto la musica convenzionale, rimanendo colpito, come dice lui stesso, dalla scoperta che esistevano solo 12 suoni (tra note e alterazioni). Dodici suoni sono pochi per uno come lui, per questo lui ha bisogno di sperimentare, di trovare nuovi timbri, nuovi ritmi, nuove ispirazioni. Lui racconta che da piccolo accordava gli strumenti a corde in maniera non convenzionale, per non avere “vincoli”, per poter sperimentare sonorità nuove ed originali, modalità espressive inconsuete.

La traiettoria artistica di Hermeto è veramente molto difficile da tracciare. Collaborazioni interne al Brasile e internazionali, tanti gruppi creati e poi abbandonati a ritmi elevatissimi. Poi le pietre miliari, la collaborazione con Miles Davis che oltre ad essere un grande trombettista aveva un talento unico nello scoprire i talenti. E lui chiamava Hermeto l'”albino pazzo”, perchè in un incontro di boxe fatto per scherzo a casa di Miles (che aveva una piccola palestra perchè amava questo sport, come si nota nell’immagine a fianco) , Pascoal senza occhiali, anche per causa del suo strabismo, sferrò un gancio al trombettista, facendolo cadere al suolo. Ci sono artisti che possono vantare collaborazioni con Miles Davis, solo uno può dire di averci suonato insieme e di averlo messo knock out. Maluquice pura, das boas.

Con un carattere così forte non sono mancate le polemiche, come quando chiamò di “musiquinho” Caetano Veloso, che aveva espresso una sua opinione sulla musica americana e cubana, considerandole come le migliori al mondo, in termini di qualità. A Hermeto non era andata giù questa affermazione perchè secondo lui, brasiliano fino al midollo, la migliore musica al mondo era quella brasiliana e Caetano, secondo lui, non era in condizione per esprimere pareri, anche perchè, se da un lato gli riconosceva un merito come poeta, dall’altro era per lui solo un “musiquinho” (un piccolo musicista, un musicista molto limitato). Per la cronaca Caetano rispose egregiamente, intanto riconoscendo il merito del suo interlocutore e la sua condizione di piccolo musicista, ma dicendo pure che non era lui a dire che la musica americana era la più importante del XX secolo, era la musica di Hermeto a dire questo, dal momento che era impregnata di musica americana.

Adesso la parte più difficile, come sempre: scegliere il materiale video, che, come al solito, è sempre preso da YouTube. In questo caso è doppiamente difficile perchè il personaggio è eclettico, maluco, molto stravagante, molti brani sono preceduti da lunghi discorsi. Alla fine, visto che si parla della sua laurea Honoris causa ho scelto proprio il video che l’orchestra jazz della Juilliard ha realizzato sulle sue composizioni e arrangiamenti per big band. Il video è anche lungo, riguarda tutto lo show e, secondo me, se siete appassionati di jazz per big band vale la pena seguirlo fino alla fine.

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