
E’ di ieri la notizia che il cantautore e scrittore Chico Buarque De Hollanda ha ritirato in Portogallo, in maniera ufficiale, il prestigioso premio letterario Camões, che gli era stato conferito nel 2019, ma non consegnato, per il rifiuto dell’allora presidente Bolsonaro di firmare il decreto di assegnazione, viste le simpatie di Buarque per il politico di sinistra Lula.
Chico Buarque reagì, al tempo, commentando che per lui questo rifiuto consisteva in un secondo premio e la questione finì così, in pieno periodo di pandemia. Ma adesso, archiviata la fase pericolosa della pandemia e con Lula al governo, si è potuto rimediare a questa figuraccia e tributare a Chico Buarque i giusti onori.
Cos’é il premio Camões ?

ll premio è dedicato al poeta portoghese del XVI secolo, Luìs Vaz de Camões, che è considerato il maggior poeta portoghese (al pari, secondo alcuni, di Shakespeare o Dante), ed è stato istituito nel 1988 in maniera congiunta, dai governi del Portogallo e del Brasile, al fine di contribuire ad accrescere il patrimonio culturale della Lingua portoghese e di creare, nel contempo, un maggior legame tra queste due nazioni e, in generale tra tutte le nazioni lusofone.
Il premio Camões, pur non essendo l’unico premio letterario per gli autori di lingua portoghese (possiamo menzionare anche il premio Jabuti, più antico e ugualmente prestigioso, o il premio Machado de Assis, assegnato dagli “immortali” della Academia brasileira de letras) è forse quello più importante e sicuramente più universale, perché rompe le barriere geografiche dei singoli paesi di lingua portoghese.
Il premio è attribuito da una giuria composta da 6 membri (due del Portogallo, due del Brasile e due degli altri sei paesi del mondo dove si parla ufficialmente la lingua portoghese (normalmente ex colonie portoghesi come Angola e Mozambico, solo per citare le nazioni maggiori). Le personalità che hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento sono 34 finora, e tra i più noti possiamo citare José Saramago, Jorge Amado, Mia Couto, Manuel Alegre. Chico Buarque è l’unico ad essere anche musicista, ma possiamo dire che ultimamente il Brasile sta tributando ad alcuni suoi musicisti famosi importanti riconoscimenti (basti pensare alla nomina di Gilberto Gil, già ministro della cultura del primo governo Lula, a membro dell’Academia brasileira de letras, ne abbiamo parlato qui)
Il discorso di Chico
Devo dire che il discorso di Chico Buarque mi è piaciuto molto. Semplice, stringato, caratterizzato da molto senso dell’umorismo e anche abbastanza politicizzato, con punzecchiature pesanti su Jair Bolsonaro. Non ha avuto parole positive sul governo dell’ex presidente (del resto come poteva averne), governo che ha definito funesto e sul quale ha invitato a tenere comunque gli occhi aperti, perché anche se è stato sconfitto nelle urne secondo lui la minaccia fascista persiste, nel Brasile come nel resto del mondo. Per la verità è stato più caustico nei confronti di Bolsonaro, ringraziandolo per non aver sujado (sporcato) il diploma del premio Camões, che deve essere firmato dal presidente del Brasile e da quello del Portogallo, congiuntamente. La parte finale del discorso è anche di condivisione del riconoscimento con tutti gli artisti brasiliani che negli ultimi anni, che Chico non ha esitato a definire caratterizzati da stupidità e oscurantismo, sono stati umiliati e offesi.

Il resto del discorso, diciamo pure la maggior parte, ha riguardato l’omaggio alla figura del padre, il famoso storico Sergio Buarque de Hollanda, che Chico ringrazia per aver avuto la pazienza e la sensibilità di leggere le sue produzioni letterarie, per avergli dato consigli di lettura finalizzati a raffinare lo stile, per non aver contrastato la sua esperienza nella Musica Popolare Brasiliana e per averlo formato ad una visione più democratica e socialista del mondo, che nel Brasile della dittatura dell’ Estado Novo era una cosa tanto necessaria quanto pericolosa (ricordiamo che Chico Buarque insieme ad altri artisti dovette fuggire all’estero durante il periodo della dittatura militare).
Il discorso è stato, come dicevo, anche punteggiato da molto umorismo: nella parte introduttiva, Chico ha ringraziato molte persone, compreso la moglie “rea” di avergli comprato una stilosa cravatta rosa, dal momento che lui non aveva pensato a questo accessorio necessario nei contesti più formali.
Io sono particolarmente felice di questo riconoscimento, perché non è difficile, girovagando per questo blog, trovare tanti riferimenti a Chico Buarque che è uno dei miei compositori preferiti, se non il preferito in assoluto. Magari come scrittore non l’ho apprezzato molto, pure avendo letto solo due libri: Leite derramado e O irmão Alemão. Credo che Chico sia più bravo come autore di testi e come poeta, ma queste sono considerazioni personali che magari qualcun’altro può non condividere.
Parabéns Chico. Di seguito il video del discorso integrale preso dal canale YouTube del giornale Folha de S. Paulo.
Se volete iscrivervi e condividere i contenuti di Brasil Cotidiano questa è la pagina del blog su facebook.