Immortale Gil

Nella giornata di ieri, giovedì 11 novembre 2021, è rimbalzata su tutti i media la notizia della nomina di Gilberto Gil come componente della Academia Brasileira de Letras (ABL), una delle più prestigiose istituzioni culturali brasiliane, con sede a Rio de Janeiro, di cui abbiamo parlato diverse volte su questo blog.

Tradizionalmente i quaranta membri della Accademia, sono chiamati “immortali” e mantengono la carica per tutta la durata della loto vita. Pertanto, alla morte di un componente, gli altri “cadeirantes” si riuniscono per nominare il successore, secondo le regole molto rigide stabilite dai padri fondatori, illustri scrittori del calibro di Machado de Assis, Olavo Bilac, Ruy Barbosa, solo per indicarne alcuni.

L’Academia Brasileira de Letras è sempre stata vista in maniera un pò ambivalente: al prestigio dell’istituzione letteraria e alla formalità dei fardões (le livree verdi con ricami dorati dei membri effettivi), ha sempre fatto da contrappunto la critica riguardo la scelta dei componenti che ricoprivano le cadeiras che si rendevano disponibili di volta in volta.

Effettivamente, nel corso degli anni, sono stati concessi riconoscimenti a persone che con la cultura non centravano niente e che avevano una produzione letteraria assente o per niente interessante. Un esempio sono l’ex dittatore e poi presidente della Repubblica Getúlio Vargas, il chiururgo plastico Ivo Pitanguy, e numerosi altri politici e scrittori molto politicizzati. Sono stati, invece, sistematicamente esclusi da una legittima nomina personalità eminenti della cultura del Paese, conosciuti anche fuori dai confini nazionali, come i poeti Carlos Drummond de Andrade, Mario Quintana e Vinicius de Moraes, solo per citare quelli più noti e che a me piacciono in mariera particolare.

L’elezione di Gilberto Gil apre questa istituzione agli artisti. Gilberto Gil non ha certo bisogno di presentazioni ma, giusto per dire due cose è un musicista e compositore; fondatore del genere musicale conosciuto come “tropicalismo”; vincitore di molti riconoscimenti come Grammy e Latin Grammy; è stato anche il ministro della cultura durante il mandato presidenziale di Lula e, nel periodo della dittatura militare è stato anche imprigionato e costretto all’esilio per contrasto con il regime dittatoriale instauratosi alla fine degli anni ’60.

Gilberto Gil ha anche all’attivo la realizzazione di quattro libri (condizione imprescindibile per poter candidarsi per ottenere una cadeira nella ABL) anche se tutti scritti in collaborazione con altri autori. E’ stato scelto tra altri candidati tra cui spiccava anche l’attrice Fernanda Montenegro, una istituzione della drammaturgia brasiliana.

Insomma, sembrerebbe che l’Academia abbia perso nel tempo un po’ di quella impostazione voluta dai suoi fondatori. Ma questo in una certa forma è inevitabile, visto che la cultura si incanala in tanti rivoli e assume molteplici sfaccettature.

Complimenti A Gilberto Gil per questo prestigioso riconoscimento. Un video è doveroso, in questi casi c’è l’imbarazzo della scelta, io ho scelto a gusto mio prendendo una versione per archi e “maquinas de ritmo” tratta da un suo show abbastanza recente.

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